La scheda può essere utilizzata per collegare Arduino ad utilizzatori che devono essere galvanicamente separati da essa (ad esempio piccoli motori elettrici) e leggere segnali di sensori o contatti che possono presentare disturbi impulsivi o picchi di tensione tali da danneggiare il microcontrollore ATmega senza un'adeguata protezione; i relé possono pilotare servo relé di maggiore potenza per gestire carichi che assorbono correnti molto intense o lavorano ad alta tensione.
La gestione dei relé e l'acquisizione dei segnali digitali e delle tensioni degli input analogici possono essere effettuate utilizzando semplici routine software o firmware generici già pronti; è anche possibile procedere da Personal Computer, infatti l'IDE di Arduino dispone di un emulatore di terminale (una sorta di Hyper Terminal di Windows) che permette l'invio e la ricezione di dati seriali alla scheda e quindi la gestione diretta dal PC dei relé e degli input. Inviando tramite seriale (impostata per 9.600, 8, N, 1, ossia velocità di 9.600 bps, 8 bit, nessuna parità e un bit di stop) il comando O seguito dal numero del canale, si attiva il relè corrispondente; ad esempio, con O2 si attiva il relè 2. Il funzionamento previsto per le uscite è di tipo bistabile (toggle) quindi ogni comando inverte lo stato del relativo relé. Col comando Ix (dove x è il numero del canale) si richiede lo stato di un ingresso digitale, mentre con Ax si interroga un ingresso analogico.
Ad ogni comando, il modulo Arduino risponde all'emulatore di terminale con un messaggio che segnala la condizione dell'uscita dovuta al comando stesso, ovvero lo stato dell'ingresso oggetto del comando. Ad esempio, impartendo il comando O2 si può ottenere “Out 2 = 1” . Analogamente, per gli ingressi possiamo avere messaggi del tipo “In 3 = 0” se trattasi di input digitale o Analog 1=126 se si parla di input analogico; in quest'ultimo caso il valore indicato dopo il simbolo di uguale è il corrispondente dell'A/D converter.